ll fiume Po è il bacino idrografico più grande d’Italia, insieme ai suoi 141 affluenti costituisce un complesso sistema fluviale. Ha origine in Piemonte, segna per lunghi tratti il confine tra Lombardia ed Emilia-Romagna, e tra quest’ultima e il Veneto, prima di sfociare nel mare Adriatico in un vasto delta di 380 km2 con 6 rami.
Portata media in periodo di piena: 9.000 m³/s
Valori massimi (1951 e 2000): 13.000 m³/s
Portata media in periodo di magra: 300 m³/s
Minimo storico (2003): 270 m³/s
Avvicinarsi alla sponda
Avvicinarsi poi allontanarsi
BOA passa a destra
Allontanarsi dalla sponda
Via così
boa passa a sinistra
Natanti a pescaggio ridotto possono solcare il fiume anche in concomitanza delle magre stagionali.
stazza 50 ton
pescaggio massimo 80 cm
IL MULINO NATANTE sfrutta la corrente del fiume per azionare le pale... Agli inizi del ’900 si contavono ancora circa 300 mulini natanti sul Po, la maggior parte nel mantovano. Pur essendo ancorati alla riva, i mulini si muovevano per posizionarsi a favore di corrente.
“ANDARE PER PO voleva dire saper usare una lunga pertica appena allargata a pala nella parte terminale, munita di una solida ferratura forcuta, e con questo attrezzo governare una barca a fondo piatto, lunga e stretta. Voleva dire trovare l’approccio giusto con l’acqua: un approccio condiscendente, solo talvolta imperioso, che tenesse conto della corrente, della diversa conformazione delle rive, degli ostacoli sommersi, del vento, delle variazioni di livello dell’acqua e di tante altre cose ancora.”
sito tratto dal libro:
Il gusto di esplorare l'Oltrepò mantovano
